Riscarti Festival l’XI edizione è il trionfo dell’intelligenza Artigianale.
Riscarti Festival per il secondo anno allo spazio espositivo La Vaccheria, tutto da ri-fare! Da rifare, che suona nell’immediato come una nota negativa a scuola, al contrario è una dichiarazione audace, che sfida la cultura del consumo e promuove la cultura “zero rifiuti”. Attraverso l’arte, l’educazione e l’intrattenimento, il festival ha aperto la strada a un futuro più sostenibile e ci ha ricordato che il rifiuto può diventare risorsa. Riscarti è un faro di ispirazione per tutti coloro che cercano di fare la loro parte per preservare il nostro pianeta. Riscarti è la celebrazione del potenziale creativo che risiede nei materiali di scarto: il rifiuto diventa materia prima per la creatività.
DOVE: La Vaccheria spazio culturale del IX Municipio, il quartiere del contemporaneo di Roma ospita la manifestazione Riscarti: un casale per le vacche, sottratto alla speculazione, che è stato frutto di una rigenerazione urbana e poi restituito alla collettività, diventa uno spazio di aggregazione, un contenitore polivalente per i reperti archeologici e proposte culturali.
QUANDO: l’Opening il 10 aprile alle ore 12 in via dei Balestrari 9 (Campo dei Fiori) con la performance de L’Homme canette; le attività di Riscarti dal 13 aprile (inaugurazione della mostra alle ore 17) a La Vaccheria; il premio Radio Rock e lo spettacolo “Detonazione” con la musicista e attivista Lotta nella giornata di chiusura il 28 aprile.
Le opere d’arte e le installazioni in mostra a Riscarti sollecitano il pubblico a riconsiderare il valore materiale ed evocativo degli scarti, e diventano il punto di partenza per una profonda riflessione per immagini, soprattutto nei confronti della tecnologia, che fa passi da gigante. Il futuro che ha sempre più da dirci e Riscarti è l’occasione perfetta per far incontrare generazioni in maniera trasversale ed ispirare menti creative e visionarie, per realizzare, insieme, un futuro migliore. Le opere e le installazioni realizzate risponderanno diversamente, a seconda dell’autore, alle domande del nostro tempo.
La sfida che lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie intelligenti rappresentano, con sempre maggiore pervasività e notevole impatto per gli esseri umani, richiama la necessità di una mobilitazione di tutti gli strumenti culturali che l’umanità ha sviluppato.
Ci troviamo davanti ad un sistema in grado di classificare il patrimonio culturale del passato, di muoversi fra diversi stili, tecniche, correnti, scuole. Da sempre l’arte ha dovuto fare i conti con le innovazioni tecnologiche del proprio tempo, assumendo di volta in volta atteggiamenti di diffidenza o di accettazione. Fu così anche per la fotografia. Nonostante le paure, la nuova tecnologia non uccise la pittura, al contrario, le diede la libertà di andare oltre la rappresentazione del vero. In un mondo sempre più legato agli algoritmi, robot e intelligenze artificiali, Riscarti punta sull’Intelligenza Artigianale.
Sul doppio fronte ecologico e creativo, gli artisti ci mostrano la relazioni tra noi e gli oggetti di uso quotidiano, concentrandosi sulla natura della materia, sulla decostruzione o decontestualizzazione degli oggetti raccolti, per capire se e quanto ci raccontano del nostro vissuto, e facendo luce su quella crepa della modernità che ci vede dipendere, in maniera necessaria o superflua, da essi.
Seguendo il confine sempre più sfocato tra umano e non umano, o postumano, la sfida di partenza è pensare al progresso e situarsi oltre l’immaginabile, riportando con sé una parte di quella potenzialità degli oggetti che fanno parte di questo mondo, reale e tangibile, trasfigurandoli: valorizzare quegli scarti inattesi, arricchiti di allegorie e simbolismi, ci portano a riflessioni antropologiche e slegate dal tempo e dal luogo. Nella sua natura più autentica, la creatività è un intreccio, dinamico e dialettico, tra motivazioni interne e sollecitazioni sociali, bisogni e rinforzi, curiosità, intuizioni ed emozioni che nascono dall’aver scoperto e realizzato qualcosa di nuovo, autentico e innovativo. Se c’è qualcosa che già esiste, qualcosa che già è stato descritto, si tratta di utilizzarlo in modo personale e innovativo, di individuarvi degli elementi che vanno al di là delle sue apparenze o significati immediati e consumistici.
Riscarti è impegnato da anni nella sensibilizzazione al problema dello spreco attraverso l’arte. Un approccio educativo fondamentale per cambiare la mentalità delle persone e promuovere una maggiore coscienza ambientale. Il festival va oltre la mera esposizione artistica, offrendo un’esperienza “totale”; coinvolge, intrattiene ed educa il pubblico su una vasta gamma di temi green. L’obiettivo è chiaro: sostenere l’ambiente, promuovere il risparmio delle risorse ed il talento artistico, delineando, al contempo, nuovi scenari di vita sostenibile. Un evento che dimostra che l’arte può essere una potente forza motrice: non solo, dunque, un festival, ma un catalizzatore per il cambiamento culturale.
Ora siamo pronti per la nuova edizione di Riscarti, il futuro artigianale è alle porte.
Il festival è diretto da Marlene Scalise. Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico “Raccolta di Proposte progettuali per la realizzazione di eventi, manifestazioni, iniziative e progetti di interesse per l’Amministrazione capitolina di rilevanza cittadina” promosso da Roma Capitale in collaborazione Zètema Progetto Cultura.
ISPRA patrocina l’evento Riscarti; si ringrazia l’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Antonella Liardo e Sabrina Alfonsi; il IX Municipio, i suoi volontari e la presidente Titti di Salvo.
Per approfondimenti e interviste Tel. 3806376906