Notevole afflusso di pubblico l’8 giugno alla presentazione del libro Marguerite Yourcenar e Paolo Zacchera “Da Mount Desert Island al Monterosso. Corrispondenza (1978-1987) pubblicato da Apeiron Editori nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura (Via del Collegio Romano, 27 Roma).
Sono intervenuti all’evento l’autore Paolo Zacchera, la curatrice della pubblicazione Françoise Bonali Fiquet (Università di Parma), Carminella Biondi (Università di Bologna), Pierluigi Sassi (Presidente di Earth Day Italia) e in collegamento Rémy Poignault (Presidente della SIEY Société Internationale d’Etudes Yourcenariennes), Ho moderato Michele Amici (Presidente del Centro Antinoo – Yourcenar).
Voci narranti: Laura D’Andrea Petrantoni, Giovanni De Santis e Corrado Sabato.
Pubblichiamo un estratto dall’intervento di Françoise Bonali Fiquet:
“Prima di tutto vorrei ringraziare il Centro internazionale Antinoo- M. Yourcenar, il suo Presidente Dott. Michele Amici e la cara Laura Monachesi, vice presidente e fondatrice dell’Associazione, per aver reso possibile la presentazione della corrispondenza Marguerite Yourcenar-Paolo Zacchera (1978-1987) in un luogo così prestigioso come il Ministero della cultura, che ha generosamente messo a disposizione la bellissima sala Spadolini.
La mia gratitudine va anche all’editore del libro, dott. Gerrit van Oord Apeiron Editori (Sant’Oreste, RM), per aver accolto la mia proposta di pubblicare il carteggio, e a Maria Korporal, per la sua accurata e fine impaginazione.
Paolo Zacchera ha incontrato M. Yourcenar per la prima volta negli Stati Uniti, nel febbraio 1979. La scrittrice lo accolse allora nella sua casa di “Petite Plaisance”, situata a Northeast Harbor nell’isola di Mount Desert, dove viveva dal 1950, con la compagna Grace Frick, sua traduttrice in lingua inglese e preziosa consigliera.
Questa casa fu propizia alla scrittura: è lì, infatti, che terminò la redazione di Mémoires d’Hadrien (1951), come precisa nei “Taccuini di appunti” del libro.
[…] La scrittrice ha affermato in più occasioni di essersi ritirata a Mount Desert non certo per scappare dal mondo, ma, “più semplicemente, per avere un posto in cui lavorare in pace in campagna, precisa in una intervista per Radio-Canada, e veramente importa poco dove sia. Avrebbe potuto essere in Bretagna, o nel Bohuslän che è una provincia della Svezia che amo molto. Avrebbe potuto essere in qualunque posto che mi fosse simpatico dal punto di vista naturale.
A « Petite Plaisance », Marguerite Yourcenar ha scritto anche L’Œuvre au Noir (1968), romanzo per il quale ha ricevuto il “Prix Femina”, numerosi saggi e i tre volumi delle sue cronache familiari :
– In Souvenirs pieux – pubblicato da Gallimard nel 1974 e da Einaudi nel 1981, con il titolo di Care memorie -, evoca la sua nascita e ripercorre la storia della famiglia della madre Fernande de Cartier de Marchienne, belga di origine, che morì pochi giorni dopo averla messa al mondo;
– nel secondo, Archives du Nord (Gallimard, 1977; Einaudi 1982), ricostruisce la storia della famiglia di suo padre Michel de Crayencour, un aristocratico della Fiandra francese.
– Il terzo volume, Quoi? L’Eternité, uscirà postumo nel 1988.
Nei primi due volumi di questa trilogia a carattere autobiografico, Yourcenar giudica severamente il ventesimo secolo, al quale rimprovera il suo massacro della natura e l’abuso del consumo e della produttività.
E’ indubbio che l’opera di Marguerite Yourcenar sia stata in parte influenzata dalla scelta di stabilirsi nell’isola di Mount Desert, dove ha incominciato a interessarsi sempre di più all’ambiente naturale, agli alberi, agli animali, temi ricorrenti anche nella sua corrispondenza con Paolo Zacchera, come si capisce dalla lettura delle lettere.
(foto di F. Bonali Fiquet)